Il consiglio elettivo del Coni, riunito questa mattina presso il Tennis Club Milano Alberto Bonacossa, ha riconfermato Giovanni Malagò alla presidenza. Malagò ho ottenuto 55 voti precedendo Renato Di Rocco (13) e Antonella Bellutti (1).
Malagò, in carica dal 19 febbraio 2012, si appresta a svolgere quindi il suo terzo e ultimo mandato.
"Sarà il terzo mandato, l'ultimo" - ha dichiarato Malagò - "e non mi risparmierò per essere forti e credibili in questo momento di tempesta. Non c'è niente di più bello di fare il presidente del Coni. Sarò sempre dalla parte dello sport. Un grazie anche ai miei avversari, solo elettorali".
Il presidente Coni Veneto Dino Ponchio ha commentato così la notizia: "Giovanni Malagò rieletto presidente del Coni nazionale con un plebiscito: era nelle previsioni di tutti e anche nelle mie, sebbene nutra grande stima e amicizia anche per Renato Di Rocco con il quale ho collaborato in Fidal. Confermatissima quindi la sua linea vincente che auspico possa portare ad una vita parallela, ma non conflittuale, tra Coni e Sport e Salute. Sono convinto che andrà così. Come Coni Veneto continueremo a lavorare sulla linea indicata dal Presidente Malagò, insieme a Giunta e Delegati. Siamo molto motivati con l'obiettivo di fornire sempre più supporto e servizi alle Federazioni, agli Enti di Promozione, alle Discipline Associate e a tutto il mondo sportivo".
(Alberto Cristani)
PROGETTO "Educamp CONI" - Estate 2021
Il CONI promuove e valorizza l’attività sportiva giovanile riferita alla fascia di età 5-14 anni, attraverso un percorso educativo sportivo multidisciplinare che accompagna il giovane in tutto il periodo dell’anno, prevedendo nella stagione invernale (settembre-giugno) il progetto “Centro CONI - Orientamento e Avviamento allo Sport” e gli Educamp CONI in quella estiva.
Tale percorso ha lo scopo di ampliare la base dei praticanti, di incrementare il loro bagaglio motorio, di seguirli nella ricerca e nell’individuazione del proprio talento che nel futuro potrebbe riversarsi in un’attività di alto livello.
Per raggiungere tale obiettivo il CONI si avvale del coinvolgimento degli Organismi Sportivi (FSN, DSA e EPS) e delle Associazioni e Società Sportive ad essi affiliate.
Ai fini della partecipazione al Progetto Educamp CONI estate 2021, con il presente Avviso il CONI intende ricercare le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (in breve, ASD/SSD) interessate ad utilizzare il modello formativo multidisciplinare, sviluppato e fornito a titolo gratuito dal CONI e rappresentato nel “Format Educamp CONI 2021”.
AVVISO PUBBLICO
PER L’ADESIONE DI ASSOCIAZIONI/SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE AL PROGETTO
“Educamp CONI”
1. Avviso Pubblico Educamp CONI 2021
2. Allegato 1 - Format Educamp CONI
3. Allegato 2 - Domanda di adesione al Progetto Educamp CONI
Il Prof. Dino Ponchio, neo eletto Presidente Coni Veneto, si racconta in questa intervista tra passato, presente e futuro dello sport veneto, con uno sguardo rivolto al rilancio e al supporto dell’attività delle società dilettantistiche e di base
Prof. Ponchio, come ci si sente nei panni del Presidente del Coni Veneto?
«Mi sento come un nocchiero in un mare in tempesta in quanto non sappiamo bene in che porto ci condurrà la riforma dello sport voluta dalla politica. Comunque, come ho detto a fine assemblea, desidero essere il presidente di tutti, come si dice sempre, ma voglio dimostrare coi i fatti. Fatti da attuare con la collaborazione di tutti coloro che vorranno darla a me e allo sport veneto».
Quali sono state le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
«Ho maturato questa decisione dopo l’attenta analisi e riflessione sull’attuale delicata e difficile situazione dello sport e, in generale di tutta la società, accentuata dalla pandemia Covid. In ambito sportivo, che come detto, ci sono delle criticità derivanti dalla riforma Coni. Negli ultimi tempi inoltre abbiamo assistito alla fase ‘dura’ – nei confronti del Coni – per quanto riguarda l’applicazione della riforma governativa, in particolare nel lasciare a livello territoriale delle vere competenze tecnico-organizzative. Questo, oltre le premesse iniziali, mi ha stimolato molto e convinto a mettermi a disposizione del movimento sportivo Veneto».
Una decisione meditata quindi…
«Certo, che deriva anche dalla constatazione che stiamo vivendo un periodo storico epocale. Quando, prima o poi, ci lasceremo questa pandemia alle spalle, nulla sarà più come prima, sia nella vita sia nello sport. Ritengo quindi sia arrivato il momento di avere idee chiare e di essere concreti; dobbiamo limitare i danni, anzi, se possibile, estrarre dalle difficoltà delle opportunità. In questo senso, con la squadra che mi affiancherà e con l’aiuto dello sport veneto, dovremo trovare risposte a problemi nuovi e mai affrontati prima».
Coinvolgendo anche realtà ‘fuori’ dal mondo dello sport…
«Si, dovremo essere così bravi a ‘costringere’ ad interagire con noi anche Regione, Enti Locali, Istituzioni pubbliche e private, affinché ci supportino. È appurato che lo sport non è più solo attività ludica, sportiva, motoria e agonistica ma rappresenta un bene primario: è agenzia educativa, è risposta a bisogni sociali. Su questi temi si potrà e dovrà basare la futura azione del Coni. Un Coni di servizio e al servizio dello sport e di tutta la società».
Che presidente Coni Veneto sarà Dino Ponchio?
«Di certo non un uomo solo al comando. Il mio ruolo sarà soprattutto quello di rappresentare il movimento sportivo veneto, la sua forza, i suoi valori e le eccellenze espresse da sempre. Il mio programma si basa su una serie di proposte aperte alle idee di chi vorrà interagire con me. Tutti i suggerimenti verranno vagliati e recepiti. Voglio puntare ad una gestione del Coni in evoluzione, più un Coni ‘del fare’ e ‘non del dire’, quello dell’essere e non dell’apparite. Sembrano slogan ma posso assicurare che è quello che farò. Quindi porte aperte nella sede centrale di Padova e uffici provinciali che diventeranno ancor di più di servizio e al servizio del mondo dello sport. Inoltre sportelli di consulenza, di supporto e aiuto per le Società e Dirigenti che si trovano ad affrontare un periodo durissimo per tenere in vita le loro realtà associative. Un Coni quindi che svolgerà quel ruolo di coordinamento che gli spetta da statuto, ma che può e deve meritarsi nei fatti e nel rapporto non formale ma nel merito dei problemi con tutte le Federazioni».
Quanto la potrà aiutare la sua esperienza come dirigente sportivo?
«Non nascondo che l’esperienza decennale che ho maturato quale Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello Sport (che Ponchio lascerà come già annunciato a inizio anno n.d.r.) mi ha molto aiutato a cogliere e capire le tante sfaccettature del nostro mondo, con le sue naturali differenze nelle attività, ma con problematiche spesso comuni. A questa trasversalità di interessi e problemi dovremo riferirci in futuro per operare delle economie di scala che, mai come ora, si rendono necessarie. Nel fare questo passo sono stato sostenuto, appoggiato e incoraggiato, da molti amici che ho contattato in modo informale prima di muovermi ufficialmente. Non nascondo che è anche mia intenzione continuare nel solco tracciato con grande capacità e maestria da Gianfranco Bardelle, cercando, naturalmente, di mettere del mio e avere un grande aiuto dalla squadra che mi affiancherà».
Prof. Ponchio, cosa si sente di promettere agli sportivi e allo sport veneto?
«Posso promettere che metterò tutto me stesso nel progetto che desidero portare avanti con la mia squadra, che non è formata solo dai componenti la Giunta, ma da tutti i rappresentanti del mondo sportivo veneto. Quindi non promesse da marinaio, ma sulle cose da fare, da fare bene e fare insieme a tutti, coinvolgendo in modo attivo le Istituzioni, Regione Veneto in primis».
(Alberto Cristani)
Macchina organizzativa a pieno regime quella del Coni Veneto che, a poco più di una settimana dall'evento, ha ottenuto il benestare dagli organi competenti e dalle singole Amministrazioni Comunali per scendere nelle sette piazze dei capoluoghi di provincia e svolgere la manifestazione denominata “The sport must go on – Lo sport deve continuare”.
Con questo slogan infatti lo sport del Veneto sabato 8 maggio alle ore 11 chiederà attenzione e aiuto concreto per poter uscire dalla crisi che l'ha investito a causa dell'emergenza Covid.
Coni Veneto, Cip Veneto e rappresentanti vari - in primis dello sport di base - daranno luogo ad un presidio statico, pacifico e nel rispetto delle norme Covid vigenti, durante il quale verranno evidenziate le purtroppo molteplici difficoltà in cui versa tutto il comparto dilettantistico.
Difficoltà non solo economiche come spese per affitti, luce, acqua, gas, sanificazioni, minori introiti da parte degli sponsor, ma anche crisi di carattere sociale e psicologico che sta colpendo i nostri ragazzi. Crisi che si manifesta in un calo di adesioni, sintomo di abbandono precoce.
Queste le piazze dove le Delegazioni Provinciali Coni Veneto si daranno appuntamento:
Belluno - (in via di definizione)
Padova - P.tta Pedrocchi-P.zza Cavour
Rovigo - Piazza Vittorio Emanuele
Treviso - Piazza dei Signori
Venezia - Riva Sette Martiri
Verona - Piazza Bra
Vicenza - Esedra Campo Marzo
“Questo presidio pacifico e autorizzato” – spiega il presidente Coni Veneto Dino Ponchio – “sarà un'occasione di incontro e di visibilità per le società sportive e per lo sport di base che, se non verrà aiutato in tempi breve, rischia di morire. The sport must go on, lo sport deve continuare: questo è lo slogan che abbiamo scelto per l'evento, una richiesta di aiuto rivolta a chi può e deve intervenire, ovvero istituzioni, enti pubblici, fondazioni, privati e ovviamente Regione Veneto. Sabato 8 maggio saremo al centro dell'attenzione e quindi dovremo sfruttare al meglio l’occasione per chiedere ciò che ci spetta, ovvero un aiuto vero e concreto per le società dilettantistiche e per lo sport di base”.
Dino Ponchio - Presidente Coni Regionale VenetoRuggero Vilnai - Presidente Comitato Regionale Veneto CIP