Qualche goccia di pioggia non è bastata a fermare la voglia di sport di Rovigo. La seconda giornata di “A Tutto Sport”, l’atteso fine settimana organizzato dal Coni Point di Rovigo, si è tradotta in un’autentica maratona di giochi e promozione sportiva nel cuore della città. Le scuole primarie rodigine e i tesserati delle federazioni provinciali oggi hanno invaso piazza Vittorio Emanuele II e piazza Garibaldi regalando due momenti di grande aggregazione, divertimento e spettacolo, coinvolgendo l’intera cittadinanza.
La mattina si è aperta con le attività dedicate ai giovani protagonisti dei progetti “Sport di classe”, promosso dal Miur, e “Sport a scuola”, organizzato dal Coni Point di Rovigo con la collaborazione dell’ufficio scolastico provinciale e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Una grande festa sul “liston” per circa 150 alunni provenienti dalle scuole primarie “Papa Giovanni XXIII”, “Mattioli” e “Pascoli”.
A guidarli in una serie di entusiasmanti giochi 10 esperti in Scienze motorie, che già li avevano seguiti nei vari plessi nell’ambito degli stessi progetti sportivo-educativi. A gestire l’intera mattinata il coordinatore tecnico del Coni Point di Rovigo Enrico Pozzato, grazie anche al prezioso supporto del referente per l’educazione fisica dell’Ufficio Scolastico Piero Ambretti. Per tutti i bambini merenda offerta da Alì e Alìper, che dopo aver sostenuto il Coni Point di Rovigo nel progetto “Sport a scuola” non sono voluti mancare in quest’ultimo appuntamento in centro a Rovigo per promuovere uno stile di vita sano tra i più giovani e distribuire materiale didattico a tema “Esplorando il corpo umano”.
Nel pomeriggio spazio alle federazioni provinciali che hanno allestito nelle due piazze Vittorio Emanuele II e Garibaldi ben 13 campi di gara per promuovere le loro discipline grazie ai tesserati di alcune società locali. A partire dalle 16 si è giocato a calcio grazie alla Scuola Calcio del Duomo, si è tirato di scherma con il Centro Scherma Rovigo, si è provato il tiro con l’arco insieme alla Compagnia Arcieri di Rovigo, il judo con il Duomo Judo, il tennis con i Ct Don Bosco e Ct Tre Martiti. I più piccoli si sono cimentati in una gimcana ciclistica grazie al Gruppo Ciclisti Bosaro Emic; si è provata l’ebbrezza della canoa attraverso un simulatore del Gruppo Canoe Polesine e si è imparato a conoscere meglio l’equitazione con il C.E. “Il Bosco” e la palla pugno. Proprio nel centro di piazza Vittorio Emanuele si è anche giocato a sitting volley insieme a una campionessa: la giocatrice della nazionale italiana Nadia Bala, grande protagonista del pomeriggio a cinque cerchi insieme alla Polisportiva Qui Sport Trecenta. Per gli amanti del “batti e corri” c’era il gonfiabile del Baseball Softball Club Rovigo. Immancabile Confindustria Atletica Rovigo per l’atletica leggera e, infine, due canestri spuntati all’ultimo hanno consentito anche alla Fip di partecipare alla festa. Quasi a sorpresa i pattinatori dello Skating Club Rovigo hanno compiuto qualche giro della piazza in rappresentanza della loro federazione.
Due leggeri scrosci d’acqua hanno solo consentito di riprendere fiato. Poi tutti di nuovo in campo per arrivare alle 18.30, orario previsto per le premiazioni finali. L’intero pomeriggio è stato seguito in diretta su Delta Radio che dalla piazza ha seguito l’evento con Salvatore Binatti, impegnato a coinvolgere uno dopo l’altro i tanti protagonisti del pomeriggio sportivo organizzato dal Coni Point di Rovigo. Di fronte a Palazzo Nodari gradito ospite del Comitato polesano a cinque cerchi il banchetto dell’Avis comunale di Rovigo. Per l’intero pomeriggio il Centro Attività Motorie di Rovigo, partner dell’intero weekend “A Tutto Sport”, ha distribuito magliette a tutti gli atleti, tecnici e dirigenti impegnati in piazza.
Dal palco allestito davanti al Comune, i saluti delle autorità hanno preceduto la carrellata di premiazioni che hanno chiuso la riuscita giornata di sport. “Se il Veneto è la regione con il miglior rapporto tra praticanti e abitanti, lo si deve al fatto che tutte le nostre provincie sono di ‘ Serie A’ – ha sottolineato il vicepresidente del Coni Veneto Guido Di Guida – E questa giornata lo dimostra ampiamente. Probabilmente a Rovigo c’è anche il miglior rapporto tra scuola e sport. I buoni sportivi diventano anche buoni cittadini, perciò grazie al Coni Point di Rovigo e anche al Comune di Rovigo che ha capito che una manifestazione di questo tipo può essere da traino anche dal punto di vista turistico”.
Presente sia al mattino che al pomeriggio l’assessore allo sport di Palazzo Nodari Luigi Paulon. “Credo che questa sia stata una giornata di ‘investimento’: noi stiamo investendo in tutti questi ragazzi. Più fanno sport e più saranno aperti e pronti ad affrontare il futuro”, ha ricordato l’assessore.
Maddalena Zanetti, consigliere della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha ricordato quanto stia facendo l’ente da lei rappresentato per lo sport polesano attraverso i bandi “Sportivamente” a sostegno delle società sportive e, dallo scorso anno, anche dell’impiantistica. Ha partecipato alle premiazioni anche Giampaolo Milan del Panathlon di Rovigo, non prima di aver sottolineato i valori del fair play e della correttezza che da sempre lo stesso Panathlon si propone di sostenere e diffondere.
Non è voluto mancare alla grande giornata del Coni Point di Rovigo nemmeno l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari che ha portato il suo saluto sia al mattino durante l’attività delle scuole, sia al pomeriggio agli atleti delle federazioni provinciali.
Applauditissima sul palco dei premiati anche la nuotatrice Sara Zanca della società Uguali Diversamente, che a luglio parteciperà ai “Trisome Games” di Firenze, le prime Olimpiadi riservate ai ragazzi con sindrome di down. C’è da scommettere che per l’atleta polesana sarà una pioggia di medaglie. Dalla piazza è arrivato un gigantesco in bocca al lupo. Dal palco, invece un appello a contribuire ai dispendiosi allenamenti di Sara.
In che direzione va l’impiantistica sportiva? Quanto è importante la prevenzione nello sport? Cosa significa oggi gestire una Asd?
Tre domande che ieri hanno trovato risposte esaustive grazie al convegno “Sport 3.0 – Verso una nuova visione delle Asd del terzo millennio. Le nuove sfide e le responsabilità del dirigente sportivo”, organizzato dal Coni Point di Rovigo al Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo.
Un momento di cultura che ha aperto nel migliore dei modi il weekend “A Tutto Sport” che domani prevede una vera e propria “invasione” di giovani alunni e atleti nel centro storico di Rovigo (al mattino le scuole primarie del capoluogo, al pomeriggio i tesserati delle federazioni provinciali) e che domenica di chiederà con un’edizione speciale della CorriXRovigo con partenza e arrivo in piazza Vittorio Emanuele.
A fare gli onori di casa il delegato provinciale del Coni Point di Rovigo Lucio Taschin: “Abbiamo deciso di puntare sulla cultura sportiva per iniziare un grande weekend a cinque cerchi nel centro di Rovigo. Con questo convegno, nel quale abbiamo il piacere di ospitare come relatori tre esperti della Scuola regionale dello Sport del Coni Veneto, tocchiamo tre temi molto delicati come l’impiantistica, la prevenzione e il management sportivo, che consentono di capire in che direzione si sta evolvendo il mondo dello sport. Anche nella provincia di Rovigo, dove stiamo tornado ad avere numeri importanti a livello giovanile. Come testimoniato, ad esempio, dai Campionati studenteschi che proprio ieri ci hanno regalato una gioia grazie a Rachele Bovo di Adria che a Roma nel salto in alto ha vinto il titolo italiano”.
Presente in sala anche l’assessore allo sport del Comune di Rovigo Luigi Paulon.
Il Coni Veneto era rappresentato ai Grandi Fiumi dal presidente Gianfranco Bardelle: “Il volontariato è ciò che manda avanti il mondo sportivo. Quello Veneto si basa su 200mila persone che si impegnano ogni giorno tralasciando
spesso le famiglie. Abbiamo molti amici nelle istituzioni, però manca sempre un po’ di attenzione nei confronti dello sport; ci sono cifre investite nell’impiantistica sportiva che a volte mi fanno sentire ‘povero’. Non vogliamo continuare a essere aiutati solo da un ente, la Fondazione Cariparo, che ha capito bene che lo sport non è solo divertimento, ma porta anche cultura, economia, turismo e soprattutto salute nei nostri giovani. E’ stata fatta una legge regionale dello sport che andrà cambiata perché ha problemi proprio nella parte relativa alla gestione degli impianti sportivi; la aggiorneremo, ma non con le competenze di chi non ha mai fatto sport. Sono 7 anni che non viene messo a bilancio un euro a livello regionale per l’impiantistica sportiva. Questo non è più accettabile”.
Il numero uno del Coni regionale ha sottolineato anche quanto si stia facendo a livello di cultura. “Come Scuola regionale dello Sport siamo molto attenti alla formazione dei dirigenti. Negli ultimi 3 anni stiamo introducendo un nuovo modo di operare nel mondo dello sport, per garantire a chi vi opera un’adeguata preparazione alle nuove normative. E’ importante aumentare le competenze di tutti”.
Da ultimo il presidente ha omaggiato i Bersaglieri della Rugby Rovigo, tornati nell’Olimpo della palla ovale italiana: “Ho esultato per lo scudetto della Rugby Rovigo – ha confessato - Credo che la nuova dirigenza abbia raccolto il meritato premio per il tanto impegno profuso. Avete dimostrato che non siete secondi a nessuno, fate parte della grande squadra sportiva del Veneto”.
Ad aprire la serie di interventi Gabriele Bassi, che cogliendo gli assist del presidente Bardelle ha esplorato il tema dell’impiantistica sportiva.
“La cultura, nella gestione dell’impianto sportivo, è fondamentale. C’è un patrimonio che va mantenuto e valorizzato”, ha esordito. Nella sua relazione il professionista ha analizzato le maggiori criticità che si incontrano nel far conciliare le normative con le situazioni concrete esistenti. Progettazione, ricerca di un finanziamento e programmazione della gestione: queste le 3 tappe fondamentali che portano alla nascita o al recupero di ogni impianto. “Spesso quando si pensa a un impianto ci si dimentica della sua gestione futura – ha ricordato Bassi - Invece questa dovrebbe essere considerata fin dall’inizio. Le norme che rappresentano il ‘vangelo’ in materia di impiantistica sportiva sono il Decreto ministeriale del 18 marzo 1996 n. 61 e le norme del Coni”. A chiudere l’intervento del consulente del Coni Veneto una rapida illustrazione delle procedure per chiedere pareri al Coni, anche sulla piattaforma informatica esistente.
La presenza in sala di Sandro Fioravanti ha consentito di ricordare che a settembre verrà riproposto il bando “Sportivamente” dedicato proprio all’impiantistica sportiva, che lo scorso anno ha consentito nelle provincie di Padova e Rovigo la sistemazione di ben 6 palazzetti dello sport. A breve verranno assegnati anche i buoni acquisto per il materiale sportivo previsti dal bando “Sportivamente” 2016.
La “lunga storia” del Decreto Balduzzi è stata al centro della successiva relazione di Maurizio Schiavon, che ha spaziato a 360 gradi sul tema della prevenzione. “Ponderate le informazioni che trovate in giro, soprattutto su internet. I rischi nello sport si riducono solo con le visite preventive”, ha ricordato subito Schiavon. Statistiche alla mano, il dottore ha mostrato tassi di mortalità in picchiata nel corso degli anni, sia tra agonisti che non agonisti, grazie all’introduzione delle visite di idoneità; un modello italiano che un po’ alla volta è stato adottato anche negli altri Paesi. Sono state quindi esaminate nel dettaglio le varie visite esistenti per ottenere il rilascio dei diversi certificati. Infine un focus sulla delicata posizione dei presidenti, esposti a rischi di cui spesso non sono nemmeno a conoscenza: “La legge prevede molte responsabilità per i presidenti delle società: dal controllo delle scadenze dei certificati, fino addirittura a quello relativo all’antitetanica degli atleti”, ha ricordato Schiavon.
L’efficienza organizzativa delle Asd è stata quindi al centro della relazione di Massimo Zanotto, membro di uno degli studi più importanti d’Italia in management sportivo. “E’ difficile oggi fare il dirigente sportivo perché a volte le soddisfazioni le troviamo solo dentro noi stessi. Ma ci sono alcune domande che dobbiamo porci: qual è la nostra rilevanza sociale nella comunità? come ci rapportiamo verso l’esterno e con gli altri membri della società? che relazione abbiamo con i genitori dei tesserati? – ha spiegato - E’ fondamentale avere un’idea precisa dell’identità che vogliamo dare alla nostra società, condividere con le altre componenti le finalità”. L’esperto della Scuola regionale dello Sport ha sottolineato l’importanza della comunicazione per far sapere cosa succede e cosa viene fatto all’interno della società sportiva. Condivisone all’esterno significa in primis coinvolgere le famiglie dei ragazzi: “Occorre chiedere ai genitori di partecipare ad un progetto di crescita, creare con loro una sorta di ‘patto educativo’”.
Molte e interessanti le domante rivolte dai partecipanti nella tavola rotonda finale. A tutti gli iscritti all’entrata è stata regalata una chiavetta usb da parte del Centro Attività Motorie, sponsor di “A Tutto Sport”. Sostiene il weekend del Coni Point di Rovigo anche il Centro Medico di Rovigo.
Lo sport giovanile polesano è più vivo che mai! A confermarlo la prima “Festa Coni Young” (vedi la rassegna fotografica), organizzata dal Coni Point di Rovigo, che questo pomeriggio ha completamente riempito di bambini e ragazzi la Palestra San Pio X di Rovigo, radunando tutti i migliori atleti Under 15 della provincia. Campioni in erba, ma anche esempi di dedizione e correttezza, tutti uniti per chiedere maggiore attenzione a chi muove i fili della politica dello sport giovanile. Incredibile il colpo d’occhio offerto dalla gradinata della palestra rodigina: più di 300 i premiati, cui si sono aggiunte ameno altre 200 persone considerando genitori, allenatori e dirigenti che non sono voluti mancare a un appuntamento che per la prima volta ha puntato i riflettori su chi deve ancora arrivare a calcare i palcoscenici più importanti. Ad arricchire il tutto un testimonial del calibro di Mauro Bergamasco.
In totale sono stati 26 gli Under 15 (singoli atleti o squadre) premiati dal Coni Point di Rovigo su segnalazione di ben 33 Comuni polesani. Altri 15 quelli individuati dalle Federazioni, Enti di promozione sportiva e Discipline associate della provincia.
A fare gli onori di casa il delegato provinciale Lucio Taschin che ha creduto nell’idea di dedicare un grande evento agli Under 15 polesani. “Il motivo per cui abbiamo deciso di organizzare questa festa siete voi – ha esordito il numero uno dello sport polesano – Per far risorgere lo sport giovanile della nostra provincia. Ringrazio tutti i Comuni, le Federazioni, gli Enti di promozione e le Discipline associate che hanno collaborato con il Coni Point. Dobbiamo essere ‘malati’ di giovani. Dobbiamo avere sempre l’energia e la volontà di sostenerli”.
L’importanza di guardare alle nuove generazioni con più continuità è stata sottolineata anche dal numero uno del Coni Veneto Gianfranco Bardelle: “Se vogliamo far crescere davvero questo Paese, occorre far capire che lo sport va rispettato e riconosciuto come una materia di studio importante da insegnare nelle scuole al pari di tutte le altre – ha sottolineato il presidente – Al delegato Lucio Taschin rivolgo il mio grazie per questa bella festa. Siamo la prima regione in Italia per movimento sportivo e voi giovani qui presenti dovete sentirvi parte di questa grande squadra”.
A rappresentare la Regione Veneto alla prima “Festa Coni Young” c’era l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari. “Oltre 400mila persone in Veneto fanno sport e non mancano risultati di vertice prestigiosi. Questo grazie anche al Coni e a tanti giovani come voi che ogni giorno mettono tanta passione nello sport”, ha ricordato l’esponente di Palazzo Balbi.
Ha portato il suo saluto anche il presidente della provincia di Rovigo Marco Trombini. “Un grazie anche a chi quotidianamente mette tutto il suo impegno per la crescita dei nostri giovani”, ha sottolineato il numero uno di Palazzo Celio riferendosi a genitori e tecnici. Un ringraziamento a cui si è aggiunto poco dopo anche l’assessore allo sport del Comune di Rovigo Andrea Donzelli che, rivolgendosi ai giovani in tribuna, ha sottolineato: “E’ solo grazie ai vostri genitori che avete la possibilità di fare sport e magari un giorno di diventare campioni. Perciò il mio pensiero oggi va a loro e ai vostri allenatori”.
Immancabile a fianco del Coni Point di Rovigo anche il Panathlon di Rovigo, rappresentato da Giampaolo Milan, che ha ricordato le tante collaborazioni a sostegno dei più sani valori dello sport.
A scandire il ritmo delle premiazioni, che si sono articolate in tre blocchi, è stato Andrea Trombini. Dopo la prima ondata di targhe consegnate, i riflettori si sono puntati su Mauro Bergamasco, applauditissimo dal pubblico presente, che ha lanciato al giovani il suo messaggio di sport. Un messaggio che, ancora una volta, ha chiamato in causa coloro che hanno il dovere di sostenere e appoggiare le scelte di chi si avvicina in giovane età allo sport. “31 anni fa col rugby tutto è iniziato come un gioco, poi è diventato una passione e infine si è trasformato in qualcosa di più importante. Oggi non posso che ringraziare i miei genitori per l’opportunità che mi hanno dato di proseguire lungo il mio percorso. I suggerimenti che mi sento di dare sono rivolti più a loro che a voi giovani: non forzate i vostri figli e lasciateli liberi di scegliere la loro strada”.
Il Coni Point di Rovigo nell’occasione ha voluto dedicare un premio speciale anche alla campionessa di nuoto polesana Stefania Chiarioni che, dopo “Londra 2012” è impegnata proprio in queste settimane nelle qualificazioni per le Paralimpiadi di “Rio 2016”. Per lei in bacheca ci sono già anche un argento mondiale e un bronzo europeo. A ritirare il premio la mamma, dato che Stefania era impegnata in un importante allenamento con gruppo azzurro.
Nel corso dell’evento anche un significativo momento per ricordare quattro sportivi che recentemente ci hanno lasciato. Orlando Patrese, Angelo Rondina e i giovanissimi Nicola Perin e Antonio Previati. Il Coni Point di Rovigo ha voluto che anche loro, attraverso la partecipazione dei familiari, fossero in qualche modo protagonisti di un evento carico di gioia come la prima “Festa Coni Young”.
Questi tutti gli sportivi Under 15 segnalati e premiati nel corso del pomeriggio.
SEGNALATI DAI COMUNI:
Adria – SETTORE GIOVANILE LIBERI CICLISTI ADRIA
Ariano Polesine – UNDER 14 FEMMINILE VOLLEY ARIANO
Badia Polesine e Uisp Rovigo (segnalata da Comune e ente) – MARTINA FASOLIN (Basket Badia 1978)
Bagnolo di Po – LUCA CHIEREGATO (Pallacanestro Ba.Se.ka)
Bosaro – CANOA GIOVANI (Canoe Rovigo)
Calto-Castelnovo Bariano-Ceneselli – ESORDIENTI 2003 ALTOPOLESINE
Castelmassa – UNDER 14 MASCHIE GS TOR
Corbola – UNDER 15 ACCADEMIA KARATE SHOTOKAN
Costa di Rovigo – FEDERICA FRANCESCHETTI (Padovanuoto)
Fiesso Umbertiano – LUCA MARTINELLI (Circolo culturale sportivo fiessese Life Club)
Lendinara – PICCOLI AMICI 2008 UNION VIS LENDINARA
San Bellino, Bagnolo di Po, Castelguglielmo, Pincara, Villanova del Ghebbo, Fratta, Canda – PICCOLI AMICI VILLA AZZURRA
Porto Tolle – UNDER 12 e 13 SCARDOVARI VOLLEY
Fratta Polesine – SETTORE GIOVANILE ARTE DEL MOVIMENTO
Loreo – GIOVANISSIMI LAURETUM
Occhiobello – PULCINI 2007 LA VITTORIOSA
Polesella – GIOVANISSIMI GIOVANE ITALIA
Porto Viro – ANDREA ROSSI (Pgs San Giusto)
Rovigo – UNDER 15 RHODIGIUM BASKET
Stienta – PICCOLI AMICI POLISPORTIVA STIENTESE
Taglio di Po – GIOVANISSIMI USD TAGLIOLESE
Trecenta – MICHELE GALASSI (Rovigonuoto)
Villanova del Ghebbo – MATILDA CAVALLARO (Corpo Libero)
Villanova del Ghebbo – KEVIN RIZZO (Fujiyama Dojo)
Villadose – NICOLA BOLZANI (Rhodigium Boxe, distaccamento Villadose)
SEGNALATI DALLE FEDERAZIONI:
Ciclismo – GIOVANISSIMI GRUPPO CICLISTI BOSARO EMIC
Ginnastica – SQUADRA GIOVANILE SAR RITMICA GIMNASIA
Baseball Softball – RAGAZZI UNDER 12 ADRIATIC LNG BSC ROVIGO
Canoa – PAOLO IMPARATO e MATTEO GIRARDI (K2 CADETTI A Gruppo Canoe Polesine)
Calcio – MATTEO SONCIN (Bocar Juniors Cmp / Ac Milan)
Judo Karate – NICOLO’ ROSSI (Eurobody)
Nuoto – GIULIA MAGGIO (Padovanuoto /Rovigonuoto)
Pallacanestro – BENEDETTA AUGUSTI (Scuola Basket Polesine)
Pallavolo – RAPPRESENTATIVA PROVINCIALE UNDER 13 FEMMINILE
Sport Equestri – CAMILLA MANIEZZI e SARA POZZATI (Circolo Equestre Il Bosco)
Sport invernali – MATTEO SPERINDIO (Sci Club SS309)
Rugby – UNDER 14 RUGBY FRASSINELLE
CIP – SONNY LEONARDI (Canoe Rovigo)
CIP – LUCIANO CESE (Uguali Diversamente)
Va in archivio tra gli applausi anche la fase provinciale dei Campionati studenteschi di nuoto. Mercoledì mattina al Polo natatorio di Rovigo sono scesi in vasca ragazzi di ben 8 istituti della provincia. Cinque le scuole medie: “Casalini” e “Parenzo” di Rovigo, Badia Polesine, Lendinara e Polesella. Tre quelle superiori: liceo “Celio-Roccati” di Rovigo, Itis “Viola-Marchesini” di Rovigo e Itc Porto Viro.
Ben presto la temperatura dell’acqua ha iniziato a salire con le prime gare di giornata dedicate alla categoria Cadetti/e. Nei 50 metri dorso doppia vittoria per la scuola media di Polesella che ha toccato per prima la piastra sia nella prova maschile che in quella femminile grazie a Lorenzo Masiero e Virginia Carnemolla. Bis della “Parenzo” nei 50 rana con i successi di Gabriele Tomi e Alice Guerriero. Polesella è tornata a dominare nei 50 farfalla grazie alle vittorie nelle rispettive gare di Kevin Bonavigo e Anna Tosini.I 50 stile libero hanno portato i primi punti pesanti alla “Casalini” per merito di Emanuele Fiorucci in campo maschile, mentre tra le femmine a mettere tutte in riga è stata Giulia Maggio della scuola media di Lendinara. Le staffette 4x50 stile libero si sono chiuse con le vittorie delle Cadette di Polesella (con due quartetti della “Parenzo” a completare il podio) e dei Cadetti della “Casalini” (seguiti da Polesella e “Parenzo”).
Tra gli Allievi, i 50 metri dorso hanno visto Lucrezia Borgato del liceo “Celio-Roccati” aggiudicarsi la gara femminile e Alessio Fiorucci dell’Itis “Viola-Marchesini” quella maschile. Altro acuto per il liceo rodigino nei 50 metri rana con Francesca Maso, mentre la prova maschile ha visto Giovanni Polato dell’Itis di Rovigo avere la meglio su Emanuele Coccia dell’Itc Porto Viro (piazzatosi secondo anche tra le Allieve con Adele Allegro). Primo tocco ai 50 farfalla per Gaia Dalla Pria del “Celio-Roccati” e nuovo successo in campo maschile per l’Itis con Luca Paulon.
Gli stessi due istituti si sono spartiti anche il bottino nei 50 stile libero: Agnese Romanin del “Celio-Roccati” ha vinto la gara Allieve, Enrico Zurma del “Viola-Marchesini” quella Allievi, con gli studenti dell’Itc di Porto Viro a completare in entrambi i casi il podio. La staffetta 4x50 mista femminile ha portato altri punti ai liceali rodigini; seconde le ragazze di Porto Viro che hanno racimolato qualcosa anche nella 4x50 stile libero (divenuta nell’occasione 6x50). Entrambe le staffette maschili sono state vinte dai team dell’Itis di Rovigo.
NUMERI DA CAPOGIRO PER L’EDIZIONE 2016 DI “SPORT A SCUOLA”. QUESTA MATTINA LA FORMAZIONE QUALIFICATA PER GLI ESPERTI IN EDUCAZIONE MOTORIA
Quasi il totale delle scuole polesane coinvolte. 60 plessi, per un numero complessivo di classi pari a 367. E un monte ore messo in calendario da qui a fine anno scolastico che sfiora quota 3.500. Le cifre del progetto “Sport a scuola”, proposto dal Coni Point Rovigo e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando “Sportivamente”, non sono mai state così alte. L’adesione delle scuole primarie della provincia è stata superiore ad ogni più rosea aspettativa, a dimostrazione della bontà di un’iniziativa che, anche in questa edizione, mira a garantire interventi a sostegno dell’attività motoria attraverso l’inserimento nei plessi di figure qualificate che affianchino i docenti nelle ore di educazione fisica.
Sono 35 gli esperti, tutti laureati in Scienze motorie, che dal 2 marzo hanno iniziato le loro lezioni nelle elementari polesane. Questa mattina tutti si sono ritrovati al Palazzetto dello sport di Rovigo, in via Bramante, per un fondamentale incontro formativo organizzato dal Coni Point di Rovigo e dall’Ufficio scolastico Provinciale finalizzato a dettare linee operative uniformi e a illustrare alcuni punti cardine del progetto appena partito.
Ad aprire la giornata il delegato provinciale Lucio Taschin che, nel salutare i ragazzi, ha ricordato loro l’importante e strategico ruolo che andranno a ricoprire in ogni singola classe della provincia. Spazio poi alle spiegazioni e agli esercizi proposti dai due docenti di giornata, Roberto De Vivo e Valter Durigon, che hanno coinvolto gli esperti in dimostrazioni di giochi da riproporre poi ai giovani alunni nel corso delle settimane. Al termine della mattinata il coordinatore tecnico del Coni Point Rovigo Enrico Pozzato e il referente per l’Educazione fisica dell’Ufficio scolastico provinciale Piero Ambretti si sono soffermati sui dettagli organizzativi di “Sport a Scuola”. Ai ragazzi è stato ricordato anche l’evento dedicato alle scuole in programma la mattina del 4 giugno in piazza a Rovigo nell’ambito della “Settimana dello Sport a Scuola” che vedrà il Coni Point di Rovigo impegnato su tutti i fronti, non solo sportivi ma anche culturali ed educativi.
“Quest’anno il successo del progetto è stato davvero sorprendente – commenta soddisfatto Enrico Pozzato – Abbiamo ricevuto moltissime domande da parte delle scuole e siamo riusciti a coprire quasi interamente il territorio provinciale. Un ringraziamento ai due docenti che hanno tenuto l’utilissimo corso di formazione per i ragazzi. Tutti sono stati entusiasti degli stimoli ricevuti. Una delle idee di base è stata quella di riproporre i giochi popolari della tradizione, per cercare attraverso gli esperti di riportarli nelle scuole; ai bambini occorre insegnare che ci si può divertire anche con poco o addirittura da soli, semplicemente rispettando poche regole”.